Officina della Scrittura, primo Museo al mondo dedicato al Segno e alla Scrittura, presenta mercoledì 19 aprile alle ore 18.00 presso le sue prestigiose sale, la personale di Giovanni Fava organizzata dalla galleria d’arte Ellebi di Cosenza dal titolo Dare formbest sex toy for men best wig outlet cheap nfl jerseys cheap nfl jersey nike air jordan womens low adidas sneakers for men on sale nfl shop gay sex toys chicago bears nfl custom nba jerseys make your own jersey rams super bowl ring premium jerseys custom team jerseys nfl pro shopa ai pensieri, a cura di Ermanno Tedeschi.
La mostra approfondisce la ricerca dell’artista che, partendo dalla scrittura, irrompe con i suoi lavori nel campo della pittura e della scultura.
L’esposizione sarà composta dalle opere più significative del suo percorso, una parte parietale e una parte di installazioni che andranno a dialogare con l’architettura degli spazi museali.
Come evidenziato da Ermanno Tedeschi, curatore della mostra, «Fava utilizza la scrittura come elemento costitutivo e non solo decorativo, ponendosi così sulla linea, in certi casi inconsapevolmente, di quel misconosciuto Letterismo nato negli anni’40, che negli anni‘60 in Italia e in Francia sosteneva la necessità di un connubio strettissimo tra la poesia letteraria e la poesia delle arti visive».
Con le sue opere l’artista attribuisce fisicità e materialità alle parole e restituisce il senso vero della manualità di un pensiero scritto e visto allo stesso tempo. Il fantastico mondo della scrittura e dei pensieri irrompono nella vita dell’opera come nella quotidianità delle persone: l’Arte della Scrittura e la Scrittura nell’Arte messe a confronto per individuare al meglio le caratteristiche di due discipline profondamente diverse ma ugualmente essenziali nell’esistenza dell’essere umano.
Le opere di Fava si inseriscono perfettamente nel contesto di Officina della Scrittura che ha fatto del Segno la sua cifra distintiva, connettendosi armoniosamente alla mission del Museo volta a promuovere l’attività scrittoria ed il gesto grafico quale pratica artistica, creativa ma anche terapeutica ed introspettiva.
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